Uno dei temi in campo alimentare che ha recentemente scatenato accesi dibattiti e partigianerie è quello dell’olio di palma.
Per fare luce con un approccio scientifico e obiettivo su questo prodotto tanto discusso, se ne parlerà lunedì 26 settembre alle h 11 all’interno di Talk Mood, la serie di conferenze previste a Food Mood, la business area organizzata dalla Camera di Commercio e dall’UNISG.
Il punto di partenza dell’incontro è se esista o meno una verità sull’olio di palma, al di là del marketing e del sensazionalismo. Studiosi di vaglia si confronteranno portando ognuno il proprio contributo: la prof.ssa Maria Fiorenza Caboni (Tecnologie Alimentari presso UNIBO), tratterà le caratteristiche tecnologiche dell’olio di palma, anche in chiave comparativa con altri grassi vegetali, il prof. Dario Bressanini (Chimica presso UNINS), illustrerà le caratteristiche chimiche dell’olio di palma comparandolo ad altri grassi vegetali, il dott. Ferdinando Giannone (Nutrizionista presso l’Azienda Sanitaria Sant’Orsola Malpighi dell’UNIBO), interverrà sulle caratteristiche nutrizionali dell’olio di palma e di altri diversi grassi vegetali destinati al consumo umano, il prof. Carmine Garzia (Economia Aziendale all’UNISG), presenterà il mercato mondiale dei grassi vegetali, parlando dei volumi di scambio attuali e alle conseguenze prevedibili in caso di uno spostamento della richiesta di grasso vegetale dall’olio di palma ad oli e grassi di diversa origine, il dott. Stefano Savi (Certificazione Ambientale RSPO), parlerà del ruolo di RSPO e i suoi protocolli e l’evoluzione degli stessi, per garantire una filiera produttiva dell’olio di palma sostenibile. Modera il prof. Michele A. Fino, responsabile della ricerca presso UNISG.
Il frutto di questa pianta tropicale, originario dell’Africa, è ormai coltivato anche in territori lontanissimi, fra cui il Sud Est Asiatico. L’olio di palma a temperatura ambiente è solido e per questo l’industria dolciaria occidentale negli ultimi decenni lo ha spesso sostituito al burro.
Da alcuni anni questo prodotto è sotto osservazione: da più parti se ne sono stigmatizzate le conseguenze ambientali, per via della deforestazione al fine di creare le piantagioni, così come sono stati messi in questione i parametri nutrizionali e le conseguenze sulla salute umana.
Ciò ha condotto, da un lato, alla nascita di uno standard di certificazione internazionale dell’olio di palma sostenibile. Dall’altro, in termini commerciali, si sta assistendo ad una campagna che promuove il “senza olio di palma”, lasciando intendere al consumatore che i prodotti che ne sono privi sarebbero migliori per l’uomo e per l’ambiente.
L’obiettivo della conferenza è quello di rispondere scientificamente ad una serie di domande quali:
– è vero che l’olio di palma contiene intrinsecamente sostanze dannose per l’uomo e se sì in quale misura, specie comparandolo con altri grassi vegetali?
– che proprietà tecnologiche caratterizzano l’olio di palma e ne permettono, o non ne permettono, la sostituzione in ambito produttivo?
– per il consumo umano, esistono controindicazioni puntuali al consumo dell’olio di palma diverse da quelle relative al consumo di qualsivoglia grasso?
– se tutto l’olio di palma in uso oggi dovesse essere sostituito da altri grassi vegetali, cosa significherebbe in termini ecologici ed economici?
– infine, produrre olio di palma sostenibile è possibile o, come sostiene qualcuno, utopico?
L’appuntamento è dunque per lunedì 26 settembre alle ore 11, negli spazi di Torino Incontra, il Centro Congressi della CCIAA di Torino, in via Nino Costa 8.
Per info e per iscriversi gratuitamente alla conferenza: www.food-mood.it