Presentare a Expo2015 la nuova classe di laurea in Scienze Gastronomiche per l’Università di Pollenzo

Stefania Giannini - Inaugurazione Anno Accademico 2014-15 UNISG

 

Aprendo la giornata inaugurale il Rettore Piercarlo Grimaldi ha voluto ricordare i primi 10 anni dell’Ateneo, festeggiati «con l’umiltà che ci contraddistingue, ma anche con pizzico di orgoglio che deriva dall’aver voluto sperimentare un’inedita sfida, muovendoci in territori nuovi, spesso inesplorati» per poi entrare nel merito di quella che è la peculiarità e unicità delle scienze gastronomiche.
«Il Manifesto di Pollenzo, presentato in prima stesura durante il Decennale del nostro ateneo lo scorso anno, traccia la storia e delinea gli scenari futuri che ci fanno consapevoli portavoce del nuovo linguaggio del cibo. Su queste basi si è aperto un dialogo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca al fine di riconoscere la nostra specificità formativa dando vita a un’Università tematica con una classe di laurea più coerente alle scienze gastronomiche. L’impegno congiunto è di presentare questo innovativo progetto nel palcoscenico mondiale di Expo 2015 e per questo desidero ringraziare pubblicamente il Ministro Giannini».

Gli ha fatto eco quindi Carlo Petrini, rivolgendosi al Ministro: «Caro Ministro Giannini è arrivato il momento di scommettere sulla specificità delle scienze gastronomiche, dopo 11 anni di attività di questa Università e nell’anno in cui grazie a Expo i nostri temi sono sotto i riflettori di tutto il mondo. Se la politica e il Governo vedranno bene il percorso di riflessione che abbiamo avviato per riconoscere alle scienze gastronomiche il ruolo che fino a oggi non hanno mai avuto, allora Pollenzo non potrà non essere un elemento di orgoglio per il Paese».

Ancora sull’esposizione universale Petrini ricorda l’evento di sabato scorso all’Hangar Bicocca: «Le Idee di Expo ha avviato un dibattito importante per le tematiche ambientali e di sostenibilità che mi auguro non si fermi a questo primo appuntamento. Tuttavia, dentro questo contenitore mancano ancora due soggetti importanti: il primo è quella moltitudine di operatori che ogni giorno sono sul campo, in mare, a realizzare il cibo quotidiano e che in certa misura sarà l’elemento distintivo di questo Expo. Il secondo sono i giovani, perché i temi e la visionarietà che un evento del genere può avere sarà a beneficio delle generazioni future. Doppiamente Expo deve riguardare gli studenti dell’Unisg: qui si discute del futuro del cibo e delle incongruenze del settore alimentare, degli elementi di disagio sociale che il sistema genera. Pollenzo entra nel merito di questi temi per il rapporto che il cibo ha con il territorio, con la salute, con la giustizia sociale, perché studia le scienze gastronomiche».
Ha concluso rivolgendosi direttamente agli studenti: «Prepariamoci ad avere un ruolo importante dentro e fuori Expo, accoglieremo le vostre idee e il vostro impegno perché saranno ancor più centrali per l’Unisg».

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Innovazione e della Ricerca, Stefania Giannini ha quindi dichiarato: «Questa giornata mi conferma la specificità dell’esperienza accademica che pienamente di inserisce nella tradizione dell’Universitas Studiorum. Pollenzo è un laboratorio di fertile creatività che nasce a livello individuale e diventa innovazione quando è messa a sistema dalla comunità universitaria. Il Manifesto di Pollenzo rappresenta la prospettiva futura dell’Università che in Expo trova la sua giusta collocazione. Expo avrà successo se noi italiani riusciremo a utilizzarlo, se l’evento riuscirà a raccontare i valori della nostra cultura, ma anche se saprà esprimere un impegno per il futuro, una prospettiva. In questo senso Expo per me comincia a novembre 2015 e la misura del suo successo comincerà quando avremo capito se i nostri sforzi lasceranno qualcosa alle future generazioni e se diventerà una festa della conoscenza e della cultura della salute e della sostenibilità».

Sono quelli di due studenti gli interventi più sentiti dalla comunità pollentina.
Agostino Petroni, rappresentante degli studenti nel Consiglio di facoltà, ha invitato i suoi colleghi a non essere timidi: «Noi studenti siamo anima e linfa vitale dell’Università di Scienze Gastronomiche. Per questo anno accademico auguro a tutti i miei colleghi di continuare ad esprimere le proprie idee in questo luogo con coraggio e propositività, aiutandolo a crescere e migliorare, affinché in futuro rimanga sempre un nostro forte punto di riferimento».

Per Laura Wuethrich, presidente dell’Associazione Studenti «Molte culture si incontrano qui, a volte è difficile il confronto a causa delle lingue, delle esperienze che ognuno porta con sè. Alla fine dei mesi, e a volte anni, di studio a Pollenzo porteremo con noi un bagaglio pieno di esperienze, emozioni e opportunità che ognuno di noi ha avuto la fortuna di vivere in questo posto speciale».

Infine, Stefania Ribotta direttore amministrativo dell’Università, ripercorrendo la storia e le sfide dell’Ateneo ha sottolineato alcune delle caratteristiche che contraddistinguono questa Università «Dal 2004, anno di inaugurazione, l’Università di Scienze Gastronomiche ha ospitato quasi 1700 studenti, per metà stranieri provenienti da oltre 160 Paesi. Ogni anno 450 studenti frequentano l’Ateneo tra Corsi di Laurea Triennale e Magistrale, Master, Scuola di Cucina e Alto Apprendistato. Tutto ciò è possibile anche grazie a 170 aziende e istituzioni che sostengono l’Associazione Amici dell’Università e a 34 Partner Strategici che supportano le attività di ricerca».