Posta la pietra fondante dell’International Society for Gastronomic Sciences and Studies Un Simposio promosso dall’UNISG per creare un nuovo linguaggio interdisciplinare e olistico nell’ambito delle scienze gastronomiche

Poste le basi, domenica 25 ottobre, per la fondazione dell’International Society for Gastronomic Sciences and Studies, voluta e promossa dall’ateneo di Pollenzo, coinvolgendo docenti, studiosi, ricercatori da tutto il mondo, con una simbolica fotografia di gruppo scattata nell’aula magna della Cavallerizza, al cui centro stanno i rettori dell’UNISG Bartolomeo Biolatti e dell’UNITO Stefano Geuna a fianco di Carlo Petrini, a propiziare l’unione tra i saperi accademici e la società civile.

Il Simposio volto alla creazione della prima Società Internazionale di Scienze e Studi Gastronomici ha visto alternarsi i lavori nel corso di una tre giorni tra Pollenzo e Torino, facendo incontrare e dialogare partecipanti da numerose università italiane e internazionali.

Qualche cifra: oltre 200 partecipanti iscritti ai lavori, in rappresentanza di 75 università, 7 aree tematiche affrontate, 87 membri del comitato scientifico, 124 relatori che hanno inviato interventi, 107 presentazioni orali in presenza, 27 poster di tematiche di ricerca.

Volutamente si è programmato questo momento di studio e confronto proprio nei giorni in cui a Torino si è tenuto il grande ritorno in presenza di Terra Madre Salone del Gusto 2022. E questo ha davvero favorito l’interazione tra differenti sfere di discipline e competenze: l’Inspirational Commitee, infatti, composto da Fritjof Capra, Gary P. Nahban, Nancy Turner, Chido Govera e Satish Kumar, rappresenta un mondo di voci rappresentative di diversi mondi e ambiti disciplinari.

Le sette aree tematiche sono state incentrate su: Food & One Health, Food Perception and Education, Traditional Ecological Knowledge and Food Heritage, Food History, Mobilities, and Sovereignty, Sustainable Food for People: Acceptability, Inclusivity and Co-creation, Climate Change, Agroecology, and Ecological Transition, Food Justice, Policies and Regulations.

La sessione conclusiva del Simposio ha condotto ad una considerazione condivisa sull’importanza dell’interdisciplinarietà e dell’andare oltre i confini dell’accademia. Insomma, l’abbandono di un eurocentrismo accademico e occidentale, per abbracciare una visione di comunità ampia e aperta all’ascolto di altre voci.

Carlo Petrini, infine, ha lanciato la sfida più grande con il suo appello carismatico e visionario a riunire rappresentanze di tutte le università del mondo nel 2025 a Parigi, in occasione del bicentenario della pubblicazione della pietra fondante della scienza gastronomica, ossia La Fisiologia del gusto di Anthelme Brillat-Savarin.

Ed ora dunque al lavoro per il prossimo appuntamento per la neonata International Society for Gastronomic Sciences and Studies!