Al progetto “REPOPP” va il Cresco Awards di Fondazione Sodalitas e ANCI

Promosso da Città di Torino, Novamont, Associazione Eco dalle Città, Amiat – Gruppo Iren, con il coordinamento scientifico di UNISG


Alla terza edizione del Cresco Award 2018, sostenuto da Fondazione Sodalitas, in collaborazione con ANCI, per valorizzare le iniziative dei Comuni italiani più efficaci nello sviluppo sostenibile dei territori, tenutasi il 24 ottobre alla Fiera di Rimini, è stato è premiato il progetto RePopp – Progetto valorizzazione organico Porta Palazzo – promosso dal Comune di Torino (Assessorato all’Ambiente), Novamont, Associazione Eco dalle Città, Amiat – Gruppo Iren e Università di Scienze Gastronomiche, quale esempio di ricerca applicata per la generazione di economie circolari urbane contro lo spreco di cibo.

RePopp, il cui responsabile scientifico è l’UNISG nella persona del prof. Franco Fassio, si propone di creare quello che si definisce “Circular Market”, ossia un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti organici e di prodotti ortofrutticoli ancora valorizzabili, per il mercato alimentare più grande e culturalmente diversificato della città di Torino.

La ricerca nasce nel 2016 in occasione della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (SERR) e trova nel coordinamento dell’Associazione Eco dalle Città, attraverso le Sentinelle dei rifiuti e gli Ecomori (volontari richiedenti asilo), gli attori per recuperare le eccedenze alimentari presso i banchi degli ambulanti del mercato e lo stoccaggio delle stesse presso un banco del mercato concesso gratuitamente dal Comune di Torino per la realizzazione del progetto.

La redistribuzione del cibo recuperato ai bisognosi avviene attraverso l’uso di cassette per l’ortofrutta riempite con un mix di cibo volto a soddisfare, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo/nutrizionale, il fabbisogno di una famiglia tipo per due giorni.

Dall’inizio del 2018, sono state recuperate 50.170 kg di cibo ancora edibile, anche grazie alla nuova campagna di comunicazione progettata da UNISG (Project Manager Claudio Ramonda) volta a sensibilizzare la comunità dei mercatali e cittadina sul ruolo attivo che ciascuno di noi deve avere per un futuro più sostenibile.

In questo senso va dunque intesa la circolarità: non come ennesima nuova moda, ma esito della necessità del pensare per sistemi, passando da un modello che da predatorio deve diventare giocoforza rigenerativo, rifacendosi alle dinamiche di funzionamento della natura che non generano e conoscono la categoria di “rifiuto”.

“Significa – spiega a questo proposito il responsabile scientifico prof. Franco Fassio –  riconoscere il ruolo centrale del cibo come unità base di connessione, riportando l’attenzione alle comunità, alla qualità delle relazioni, alla sostanza dei comportamenti, attraverso la restituzione di valore a ciò che ci tiene in vita”.

La storica collaborazione di UNISG con Novamont nasce proprio con questo intento e ha trovato espressione in un’importante linea di ricerca dell’università anch’essa nata nel 2016 e denominata “Circular Economy for Food”.

 

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