Il progetto mira ad investigare l’influenza di alcuni siti naturali sacri italiani sulla biodiversità e sulle conoscenze etnobotaniche. In particolare, UNISG si è occupata delle conoscenze tradizionali relative alle piante spontanee in zone adiacenti e non, rispetto ai siti sacri prescelti.
RESPONSABILE SCIENTIFICO UNISG: Andrea Pieroni
ALTRI RICERCATORI UNISG COINVOLTI: Paolo Corvo, Giulia Mattalia
PARTNERSHIP: Università degli Studi di Bologna, Consiglio Nazionale delle Ricerche
DURATA DEL PROGETTO: 36 mesi
BANDO DI FINANZIAMENTO: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Descrizione (PRIN) 2015
SITO WEB: site.unibo.it/bioessans/it
Descrizione
Questo progetto interdisciplinare indaga come aree protette, d’ora in poi denominate “Siti Naturali Sacri”, in virtù di ragioni spirituali possano contribuire alla conservazione della diversità biologica e culturale. Il progetto indaga se le pratiche di gestione tradizionali di lunga durata in Siti Naturali Sacri in Italia sia un fattore determinante per la biodiversità e per i servizi ecosistemici con particolare attenzione alla vegetazione, al suolo e ai ‘biota’ del suolo. Pertanto, il progetto propone strumenti innovativi per una più solida integrazione di queste aree negli attuali schemi di protezione del territorio. Il progetto intercetta un interesse in rapida crescita nel rapporto tra fede e conservazione della natura, in particolare a livello globale e all’interno del cattolicesimo in particolare, e risponde all’esigenza crescente di nuove e più efficaci strategie di conservazione. UNISG, attraverso oltre 200 interviste con informatori locali, ha indagato il legame tra i Siti Naturali Sacri e la Traditional Ecological Knowledge in 7 siti dislocati in differenti aree d’Italia: Beata Vergine di Castelmonte (Prepotto, UD), Madonna del Faggio (Pieve Santo Stefano, AR), Abbazia di Monte Oliveto Maggiore (Asciano, SI), Madonna di Monte Tranquillo (Pescasseroli, AQ), Madonna dell’Altare (Palena, CH), Certosa dei Santi Stefano e Bruno (Serra San Bruno, VV), San Sebastiano (Teti, NU).
Pubblicazioni
Mattalia, G., Volpato, G., Corvo, P., Pieroni, A. (2018). Interstitial but resilient: Nomadic shepherds in Piedmont (Northwest Italy) amidst spatial and social marginalization. Human Ecology (Springer).
Mattalia, G., Sõukand, R., Corvo, P., Pieroni, A. Scholarly vs. Traditional Knowledge: Effects of Sacred Natural Sites on Ethnobotanical Practices in Tuscany, Central Italy Human Ecology, 4 (2019):653-667
Mattalia, G., Sõukand, R., Corvo, P., & Pieroni, A. (2019). Blended divergences: local food and medicinal plant uses among Arbëreshë, Occitans, and autochthonous Calabrians living in Calabria, Southern Italy. Plant Biosystems, 1-12.
Mattalia, G., Sõukand, R., Corvo, P., Pieroni, A., 2020. Dissymmetry at the Border: Wild Food and Medicinal Ethnobotany of Slovenes and Friulians in NE Italy. Econ. Bot. 74, 1–14. doi:10.1007/s12231-020-09488-y
Mattalia, G., Corvo, P., & Pieroni, A. (2020). The virtues of being peripheral, recreational, and transnational: local wild food and medicinal plant knowledge in selected remote municipalities of Calabria, Southern Italy. Ethnobotany Research and Applications, 19, 1-20
Mattalia G., Sõukand R., Corvo P., Pieroni A. (2020) Wild food thistle gathering and pastoralism: an inextricable link in the biocultural landscape of Barbagia, Centrale Sardinia, (Italy). Sustainability, 12(12), 5105